Allattamento notturno-come facilitarlo?

Allattamento notturno-come facilitarlo?

Allattare al seno è un argomento che genera sempre molte controversie. È ovvio che il latte materno contiene tante preziose sostanze nutritive che favoriscono lo sviluppo del bambino, rinforzando il suo sistema immunitario. Comunque il latte artificiale di recente produzione viene continuamente perfezionato e costituisce un’alternativa del latte materno quando la mamma non può allattare al seno per motivi di salute o semplicemente, perché non vuole farlo.

Indipendentemente dalla tua decisione sia l’allattamento al seno che col biberon toglie ore di sonno ai genitori. Se stai valutando come rendere più comodo l’allattamento del bebè nelle ore notturne, ti invitiamo a leggere questo articolo. Ti consiglieremo come rendere meno faticoso questo periodo vita del neonato e dei genitori, e come superarlo più facilmente.

Il bisogno del contatto ravvicinato

Nei primi mesi di vita l'allattamento del neonato è molto intenso e il latte è l’unico alimento che il piccolo può assumere. L'allattamento deve essere regolare e avvenire secondo i bisogni del bambino sia di giorno che di notte. La necessità di un contatto stretto con la madre non significa necessariamente che il piccolo abbia fame, anche se segnala ambedue i bisogni con il pianto. Infatti, il pianto rappresenta l’unico strumento che ha a disposizione per comunicare con il mondo esterno. Inoltre, risulta fondamentale osservare attentamente il bebè per evitare un aumento di peso troppo rapido. La soluzione migliore è mettersi in contatto con infermiera e chiarire con lei eventuali dubbi.

Da qualche anno, sempre più pediatri e ostetriche consigliano di allattare a richiesta, cioè quando il piccolo ha fame. Di solito la fame arriva ogni 3-4 ore, ma bisogna ricordare che ogni bambino è diverso. In più, alcuni neonati possono avere difficoltà di suzione e di conseguenza hanno la necessità di essere allattati più spesso. Niente di sbagliato in questo perché quando il piccolo si attacca al seno, non significa necessariamente che prenderà il latte in continuazione. Ricorda che il riflesso di suzione, così come il calore e il battito del cuore della mamma tranquillizzano il bebè e sono indispensabili per il suo sviluppo.

È opinione comune che i bambini alimentati con latte artificiale riescono con più facilità a dormire tutta la notte. Non ci sono però evidenze scientifiche, tutto dipende dal bambino e, anche se allatti con il latte artificiale, potrebbe capitare che il bambino si svegli con la necessità di mangiare. Come rendere più semplice questa fase complicata in cui il bambino esige di alimentarsi ogni 2-3 ore, senza distinguere giorno e notte?

Allattare durante la notte

I neonati non possiedono il ritmo sonno-veglia degli adulti. Lo stanno ancora imparando e non sanno distinguere tra il giorno e la notte. Per questo motivo, i primi mesi di vita del neonato possono essere faticosi per la mamma che, a causa dei continui risvegli, potrebbe sentirsi assonnata. Indipendentemente dal modo di allattare, al seno o con il latte artificiale, alzarsi per accudire il bambino, prenderlo dal lettino, allattarlo, farlo riaddormentare e rimetterlo nel lettino sono spesso per le neomamme attività faticose e stancanti.

Pertanto, sempre più neomamme, per rendere l’allattamento notturno più facile, decidono di dormire insieme al bambino. Questa scelta permette alla mamma di non alzarsi di notte per allattare. Comunque, alcune persone hanno paura di dormire con un bebè perché lo ritengono troppo delicato. Inoltre, alcuni genitori vogliono avere il proprio spazio nel letto, specialmente quando il piccolo, nei mesi successivi di vita, inizia a girarsi e scalciare, svegliando e stressando i genitori.

Kinderkraft NESTE

In queste situazioni la soluzione utile è la culla accostabile. È un lettino speciale, come il lettino co-sleeping NESTE UP, che può essere affiancato al letto dei genitori con delle apposite cinghie di fissaggio per eliminare il rischio di spostamento dalla struttura del letto. Queste culle sono universali e dispongono di vari livelli di regolazione dell’altezza del materasso per poterle meglio affiancare al letto. Un altro esempio di questo tipo di culla è il lettino co-sleeping UNO.

La culla accostabile è un’ottima soluzione per tutte le mamme che allattano al seno o con il biberon. Garantisce al bambino un suo ampio spazio e permette alla mamma di non alzarsi dal letto per allattare. Inoltre, è considerata dai neogenitori come la soluzione migliore per i problemi notturni, legati all’arrivo del nuovo membro in famiglia.

Non solo l’allattamento

Dormire accanto alla mamma non soltanto rende l’allattamento più semplice ma è anche molto importante per il bebè perché crea un contatto intimo e dà al piccolo il senso di sicurezza. Dobbiamo ricordare che il ritmo del sonno di un neonato, specialmente nelle prime settimane di vita è molto diverso da quello degli adulti. I bambini si risvegliano facilmente e ciò è legato al fatto che una parte consistente del loro sonno (secondo gli esperti in materia anche fino all’80%) cade sulla fase del sonno attivo, detta fase REM. In questa fase il cervello del neonato è in piena attività e reagisce più fortemente agli stimoli esterni. È interessante notare che il contatto ravvicinato con i genitori influisce sul corretto funzionamento dei neurotrasmettitori, quindi dormire insieme favorisce lo sviluppo del sistema nervoso. Grazie allo stretto contatto, il neonato mantiene alti livelli di serotonina (ormone responsabile del benessere), dopamina (che favorisce lo sviluppo delle sue capacità motorie e benessere emotivo), noradrenalina (che incide sui livelli di energia) e acetilcolina (legata alla buona memoria).

I vantaggi del lettino co-sleeping

Il lettino accostabile ha numerosi vantaggi. Anzitutto, questi lettini sono regolabili in altezza e si possono facilmente affiancare al letto dei genitori. Molti di loro sono multifunzionali e possono essere utilizzati come lettini indipendenti per il neonato ma possono essere anche facilmente trasportati e sono ideali per il viaggio. Il bordo laterale sollevabile è rinforzato con telaio, e in alcuni modelli, come NESTE AIR, tutti i bordi sono fatti di retina, per cui questi lettini sono perfetti durante le giornate afose e ideali anche nel clima caldo. Inoltre, alcuni lettini dispongono della possibilità di regolare l’inclinazione del materasso, una funzione particolarmente utile quando il bambino è raffreddato e respira con difficoltà. Va ricordato che il cuscino non è raccomandato per i neonati, ma la regolazione del materassino permetterà comunque di sollevare leggermente il bebè affinché possa respirare più facilmente quando dorme ed è raffreddato.

Una novità sono i piedini che si adattano automaticamente alla struttura del letto. Grazie a questa funzione la culla può essere affiancata a vari tipi di letto. Comunque, il vantaggio più importante è che la mamma non deve ogni volta alzarsi dal letto per allattare. Quando il neonato ha bisogno dei genitori e piange di notte, è molto facile accudirlo, senza doversi alzare per raggiungere il bebè che si trova dall’altra parte della stanza.

Il lettino co-sleeping-conviene?

Decisamente sì. Se aspetti l’arrivo di un bebè o sei appena diventato genitore e desideri riuscire a dormire bene e allo stesso tempo vuoi garantire al tuo bimbo il contatto ravvicinato, decisamente vale la pena prendere in considerazione l’acquisto del lettino co-sleeping.

Allattare al seno è un argomento che genera sempre molte controversie. È ovvio che il latte materno contiene tante preziose sostanze nutritive che favoriscono lo sviluppo del bambino, rinforzando il suo sistema immunitario. Comunque il latte artificiale di recente produzione viene continuamente perfezionato e costituisce un’alternativa del latte materno quando la mamma non può allattare al seno per motivi di salute o semplicemente, perché non vuole farlo.

Indipendentemente dalla tua decisione sia l’allattamento al seno che col biberon toglie ore di sonno ai genitori. Se stai valutando come rendere più comodo l’allattamento del bebè nelle ore notturne, ti invitiamo a leggere questo articolo. Ti consiglieremo come rendere meno faticoso questo periodo vita del neonato e dei genitori, e come superarlo più facilmente.

Il bisogno del contatto ravvicinato

Nei primi mesi di vita l'allattamento del neonato è molto intenso e il latte è l’unico alimento che il piccolo può assumere. L'allattamento deve essere regolare e avvenire secondo i bisogni del bambino sia di giorno che di notte. La necessità di un contatto stretto con la madre non significa necessariamente che il piccolo abbia fame, anche se segnala ambedue i bisogni con il pianto. Infatti, il pianto rappresenta l’unico strumento che ha a disposizione per comunicare con il mondo esterno. Inoltre, risulta fondamentale osservare attentamente il bebè per evitare un aumento di peso troppo rapido. La soluzione migliore è mettersi in contatto con infermiera e chiarire con lei eventuali dubbi.

Da qualche anno, sempre più pediatri e ostetriche consigliano di allattare a richiesta, cioè quando il piccolo ha fame. Di solito la fame arriva ogni 3-4 ore, ma bisogna ricordare che ogni bambino è diverso. In più, alcuni neonati possono avere difficoltà di suzione e di conseguenza hanno la necessità di essere allattati più spesso. Niente di sbagliato in questo perché quando il piccolo si attacca al seno, non significa necessariamente che prenderà il latte in continuazione. Ricorda che il riflesso di suzione, così come il calore e il battito del cuore della mamma tranquillizzano il bebè e sono indispensabili per il suo sviluppo.

È opinione comune che i bambini alimentati con latte artificiale riescono con più facilità a dormire tutta la notte. Non ci sono però evidenze scientifiche, tutto dipende dal bambino e, anche se allatti con il latte artificiale, potrebbe capitare che il bambino si svegli con la necessità di mangiare. Come rendere più semplice questa fase complicata in cui il bambino esige di alimentarsi ogni 2-3 ore, senza distinguere giorno e notte?

Allattare durante la notte

I neonati non possiedono il ritmo sonno-veglia degli adulti. Lo stanno ancora imparando e non sanno distinguere tra il giorno e la notte. Per questo motivo, i primi mesi di vita del neonato possono essere faticosi per la mamma che, a causa dei continui risvegli, potrebbe sentirsi assonnata. Indipendentemente dal modo di allattare, al seno o con il latte artificiale, alzarsi per accudire il bambino, prenderlo dal lettino, allattarlo, farlo riaddormentare e rimetterlo nel lettino sono spesso per le neomamme attività faticose e stancanti.

Pertanto, sempre più neomamme, per rendere l’allattamento notturno più facile, decidono di dormire insieme al bambino. Questa scelta permette alla mamma di non alzarsi di notte per allattare. Comunque, alcune persone hanno paura di dormire con un bebè perché lo ritengono troppo delicato. Inoltre, alcuni genitori vogliono avere il proprio spazio nel letto, specialmente quando il piccolo, nei mesi successivi di vita, inizia a girarsi e scalciare, svegliando e stressando i genitori.

Kinderkraft NESTE

In queste situazioni la soluzione utile è la culla accostabile. È un lettino speciale, come il lettino co-sleeping NESTE, che può essere affiancato al letto dei genitori con delle apposite cinghie di fissaggio per eliminare il rischio di spostamento dalla struttura del letto. Queste culle sono universali e dispongono di vari livelli di regolazione dell’altezza del materasso per poterle meglio affiancare al letto. Un altro esempio di questo tipo di culla è il lettino co-sleeping UNO UP.

La culla accostabile è un’ottima soluzione per tutte le mamme che allattano al seno o con il biberon. Garantisce al bambino un suo ampio spazio e permette alla mamma di non alzarsi dal letto per allattare. Inoltre, è considerata dai neogenitori come la soluzione migliore per i problemi notturni, legati all’arrivo del nuovo membro in famiglia.

Non solo l’allattamento

Dormire accanto alla mamma non soltanto rende l’allattamento più semplice ma è anche molto importante per il bebè perché crea un contatto intimo e dà al piccolo il senso di sicurezza. Dobbiamo ricordare che il ritmo del sonno di un neonato, specialmente nelle prime settimane di vita è molto diverso da quello degli adulti. I bambini si risvegliano facilmente e ciò è legato al fatto che una parte consistente del loro sonno (secondo gli esperti in materia anche fino all’80%) cade sulla fase del sonno attivo, detta fase REM. In questa fase il cervello del neonato è in piena attività e reagisce più fortemente agli stimoli esterni. È interessante notare che il contatto ravvicinato con i genitori influisce sul corretto funzionamento dei neurotrasmettitori, quindi dormire insieme favorisce lo sviluppo del sistema nervoso. Grazie allo stretto contatto, il neonato mantiene alti livelli di serotonina (ormone responsabile del benessere), dopamina (che favorisce lo sviluppo delle sue capacità motorie e benessere emotivo), noradrenalina (che incide sui livelli di energia) e acetilcolina (legata alla buona memoria).

I vantaggi del lettino co-sleeping

Il lettino accostabile ha numerosi vantaggi. Anzitutto, questi lettini sono regolabili in altezza e si possono facilmente affiancare al letto dei genitori. Molti di loro sono multifunzionali e possono essere utilizzati come lettini indipendenti per il neonato ma possono essere anche facilmente trasportati e sono ideali per il viaggio. Il bordo laterale sollevabile è rinforzato con telaio, e in alcuni modelli, come NESTE AIR, tutti i bordi sono fatti di retina, per cui questi lettini sono perfetti durante le giornate afose e ideali anche nel clima caldo. Inoltre, alcuni lettini dispongono della possibilità di regolare l’inclinazione del materasso, una funzione particolarmente utile quando il bambino è raffreddato e respira con difficoltà. Va ricordato che il cuscino non è raccomandato per i neonati, ma la regolazione del materassino permetterà comunque di sollevare leggermente il bebè affinché possa respirare più facilmente quando dorme ed è raffreddato.

Una novità sono i piedini che si adattano automaticamente alla struttura del letto. Grazie a questa funzione la culla può essere affiancata a vari tipi di letto. Comunque, il vantaggio più importante è che la mamma non deve ogni volta alzarsi dal letto per allattare. Quando il neonato ha bisogno dei genitori e piange di notte, è molto facile accudirlo, senza doversi alzare per raggiungere il bebè che si trova dall’altra parte della stanza.

Il lettino co-sleeping-conviene?

Decisamente sì. Se aspetti l’arrivo di un bebè o sei appena diventato genitore e desideri riuscire a dormire bene e allo stesso tempo vuoi garantire al tuo bimbo il contatto ravvicinato, decisamente vale la pena prendere in considerazione l’acquisto del lettino co-sleeping.

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